Si insedierà nelle prossime settimane il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia “Rosa Serraino Vulpitta”.
A presiederlo sarà Daniela Virgilio, insegnante trapanese e volto noto della politica.
“E’ una grande responsabilità”, ha dichiarato in merito all’incarico conferitole dal Prefetto di Trapani.
Senza sbilanciarsi troppo e in attesa di visionare le carte, per poter avere un quadro chiaro e complessivo dell’attuale situazione dell’Ipab trapanese – una delle più grandi della Sicilia e, come le altre, gravata da molti debiti – la nuova Presidente del “Serraino Vulpitta” ha già le idee chiare su alcune delle attività che vorrà portare avanti: “Sfruttando i programmi europei, come Horizon 2020, vorrei che l’Istituto Geriatrico diventasse anche un Istituto di ricerca, ad esempio sulla demenza senile e la riabilitazione cognitiva, aprendo ad altre strutture analoghe all’estero e portando ricercatori a Trapani”.
Classe 1971, insegnante di scuola primaria, laureata in Pedagogia, Daniela Virgilio è studiosa di politiche europee e fondi diretti, matematica finanziaria ed economia.
Impegnata in politica, prima nel PSI, ed oggi con il suo Movimento “Area Attiva”, è stata anche consulente, a titolo gratuito, del gruppo parlamentare all’ARS del Presidente Crocetta; in questo ruolo di supporto alle attività legislative ha redatto il ddl sul “reddito minimo di convivenza” (ancora in discussione nelle commissioni pertinenti) e quello sull’“istituzione delle biobanche di ricerca”, divenuto legge nel 2015. Attualmente sta conducendo un dottorato di ricerca internazionale sull’invecchiamento attivo e l’educazione permanente e promuove campagne di prevenzione alla salute.
“La Commissione Europea- spiega Virgilio – sta già lavorando alla prossima programmazione settennale 2020-2027 sull’invecchiamento attivo; saranno messi a disposizione cospicui finanziamenti per la realizzazione di centri di rivitalizzazione dell’anziano all’interno delle strutture di assistenza già esistenti, con l’obiettivo di rendere le persone di una certa età maggiormente “attive” nelle società, sia dal punto di vista intellettivo che fisico.
Gli studi raccolti in questi anni, infatti, hanno permesso di capire in che modo è opportuno orientare le politiche sociali e le relative risorse economiche per diminuire il costo delle spese sanitarie, investendo appunto sulla prevenzione e la ricerca”.
Sarebbe fondamentale riuscire a “salvare” l’ultima Ipab trapanese rimasta e non farla chiudere, come già avvenuto per altre strutture analoghe, come ad esempio l’Ospizio Marino.
Una situazione economica non facile quella attuale, con circa un milione di euro di disavanzo, causata dalla diminuzione del numero di assistiti e dei contributi pubblici, da parte di Comune e Regione.
C’è grande attenzione attorno al futuro dell’Istituto e dei suoi dipendenti (una trentina di persone) e sicuramente una grande boccata d’ossigeno potrebbe provenire grazie alle progettualità offerte dall’Europa che, se sapute effettivamente sfruttare (considerando anche i tempi della burocrazia), potrebbero dare un nuovo volto ad un Ente storico della città di Trapani.
Nato come sanatorio antitubercolare nel 1930, venne successivamente trasformato in cronicario con annessa Casa di Riposo.
Oggi una parte dell’edificio accoglie anche gli extracomunitari ed alcuni locali liberi sono stati affidati a privati.
Per statuto, il Consiglio di Amministrazione del Vulpitta è composto da 3 componenti effettivi e da 3 supplenti, nominati, rispettivamente dal Prefetto, dal sindaco di Trapani e dal direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
Dopo alcuni ritardi nella designazione del proprio referente da parte del Comune di Trapani, e la nomina di un commissario per tre mesi, pare insomma che il nuovo CdA sia pronto ad insediarsi e l’attività del Vulpitta a ripartire con nuovo slancio e nuove competenze e professionalità.
Ad affiancare la dottoressa Daniela Virgilio ci saranno infatti il professor universitario Ignazio Tardia, attuale componente del CdA del Consorzio Universitario Trapanese, e la dottoressa Rita Mazzonello, psicologa dell’Asp.