Il decreto Legge 21 Maggio 2015 n. 65 (governo Renzi), ha stabilito che le pensioni INPS e assegni vari tra i quali quelli pensionistici, degli assegni, pensioni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, e rendite vitalizie dell’INAIL, non saranno più pagate il 1° del mese di riferimento ma il “secondo” giorno bancabile.
Però attenzione. Il governo, furbacchione, non tiene conto che le poste sono aperte anche il sabato e quindi il secondo giorno bancabile diventa di norma il martedì o il secondo giorno feriale dopo la festa. E se capita che il 2 sia festa prima del sabato, la pensione slitta al 6 del mese e senza interessi.
Il governo Renzi con questo escamotage fa guadagnare allo stato interessi per milioni di euro e poco importa che a pagare sia sempre la parte più debole del paese.
Anche questa volta, come in altre occasioni in cui il governo è intervenuto contro i pensionati, i sindacati e la classe politica si è adeguata ed è rimasta zitta zitta.
In poche parole, per i pensionati che hanno scadenze fisse, si prospetta, grazie al governo di questa strano e bislacca repubblica, la possibilità che saltino i pagamenti delle rate dei mutui e scadenza varie.
Insomma, lo stato ancora una volta per fare casa “frega” i pensionati.