No non è Kabul o qualche sperduto paese dell’entroterra afghano, ci troviamo in città, precisamente tra le vie Bertolino, Giustolisi e A. Rubino, il fondatore del “Vomere”.
Tra le tante cose che in questa strana città non funzionano, senza dubbio la politica è al primo posto.
Da decenni un intero quartiere vive come in una situazione degradante e i suoi abitanti regolarmente presi in giro durante le campagne elettorali.
La questione si trascina ormai da decenni e per questo la vergogna tocca tutti quelli che fanno politica almeno dal 1980. Ripercorrere le varie tappe della vicenda sarebbe inutile, però è utile ricordare che nel 1981 con delibera di Giunta Comunale , 2959 del 21.12.1981, viene approvato il progetto di sistemazione di Via Colaianni come da schema in foto, redatto dall’Ing. D’Orazio.
Nel 1987 il Sindaco Genna con decreto 122 del 17.11.1987 firma l’esproprio delle proprietà considerata l’urgenza di sistemare la viabilità e dispone successivamente la sistemazione delle aree.
Però sembra che l’Ufficio Tecnico non solo non avrebbe realizzato le opere, ma non avrebbe neanche apportato le necessarie variazioni alla documentazione comunale. In pratica non sarebbe stata trascritta l’acquisizione dell’area al patrimonio dell’ente.
Poi, le giravolte burocratiche e politica.
Prima veniva detto che non si poteva intervenire perché nell’area era prevista una grande rotatoria e quindi nessun intervento poteva essere fatto prima della redazione del PRG. Intanto, continui cambi di destinazione d’uso dei terreni venivano e continuano ad essere fatti per costruzioni di residence, palazzi e villette private…
Poi, improvvisamente si dice ai residenti che l’area è geologicamente instabile per poter realizzare le strade.
Strano, se è instabile l’area perché mai non interviene?
Aspettano il morto prima di muoversi?
Tutto ciò, oltre all’assoluta indifferenza della politica, fa supporre che del problema non vuole interessarsene nessuno perché intervenire potrebbe significare scoprire dimenticanze, volute o casuali, che potrebbero mettere in difficoltà più di qualche funzionario oltre che più di qualche politico.
Ma siamo a 35 anni dall’inizio della vergogna, ora Marsala ha un sindaco per bene anche se non sembra si sia interessato della questione, sarebbe ora che finalmente si desse dignità ad un intero quartiere che ricordiamo, è abitato da cittadini che pagano regolarmente le tasse.
Sindaco, Assessore Accardi, se ci siete battete un colpo…