Tre fine settimana di collegamenti in diretta TV da Custonaci. Le telecamere del programma di Rai 2 “Mezzogiorno in Famiglia” sono state puntate sulla cittadina dei marmi, tra l’entusiasmo e la curiosità di centinaia di persone. Nel programma si sfidano ogni volta due squadre, in rappresentanza di due Comuni d’Italia, con i correnti che gareggiano sia in studio a Roma, sia in collegamento dal proprio paese d’origine; prove culturali, pratiche e di abilità. I ragazzi di Custonaci hanno avuto la meglio sui Comuni di Subiaco e Valfabbrica, poi, purtroppo, hanno perso contro Porto Azzurro. Anche se non è detta l’ultima parola, infatti solo tra qualche mese si saprà se i nostri concorrenti, in base al punteggio ottenuto, potranno accedere alla finale per aggiudicarsi l’agognato scuolabus.
Non è stata di certo la prima ribalta mediatica per Custonaci ma, a memoria, non era mai capitata per un periodo di tempo così lungo. Un grande sforzo organizzativo, in primis da parte della produzione Rai ed anche da parte dell’amministrazione comunale. Una troupe composta da 12 persone, tra regista, tecnici audio, video e luci, operatori di ripresa e ausiliari, iniziava a lavorare la mattina all’alba del sabato, in vista della diretta delle 11. Quattro collegamenti, della durata di circa 3 minuti ciascuno, nel corso delle due ore di trasmissione. Un lavoro minuzioso, dove nulla era lasciato al caso. Montato il set ( cavi, luci, monitor e telecamere), in una location davvero suggestiva dove faceva da sfondo l’imponenza del Santuario di Maria SS. di Custonaci, la troupe predisponeva l’allestimento scenico e dava indicazioni agli ospiti, che cambiavano oltre che di puntata in puntata, anche da un collegamento all’altro! Il teatro dei pupi siciliani, la lavorazione del marmo e del corallo, la produzione di oggetti in argilla, i balli e i canti del gruppo folk “Cala Bukuto”, una tavola imbandita di prelibatezze gastronomiche, tutto veniva assemblato mentre non si era in onda. In una delle puntate inoltre alcuni personaggi del museo vivente etno-antropologico della grotta Mangiapane sono usciti dalla loro abituale location per rappresentare, in diretta, gli antichi mestieri: il ferraio, il bottaio, l’impagliatore e le attività legate alla essicazione e preparazione del pomodoro.
Una professionale e cordiale inviata, l’ex Miss Italia Claudia Andreatti, ha ammaliato i presenti sia per la sua bellezza sia per la sua “altezza”, 1,80 cm, rivelandosi allo stesso tempo una ragazza alla mano che, nei momenti di pausa, non si sottraeva alle foto e alle chiacchiere con le persone. I concorrenti erano stati selezionati nel mese di agosto: ballerini, cantanti, imitatori, ecc. Successivamente c’è stata la ricerca, di settimana in settimana, degli artigiani e delle “eccellenze” del territorio che dovevano essere intervistati dall’inviata: “pupari”, fisarmonicisti, pasticceri, ristoratori, esperti di tradizioni popolari, corallai ecc.
Tutti protagonisti, per qualche minuto, in TV per raccontare sé stessi e l’amore per il proprio lavoro, con molta emozione ma sicuramente con orgoglio. Un bello spaccato di Sicilia, laborioso, produttivo, una vetrina importante per mostrare al resto d’Italia persone, luoghi, natura e cultura di un lembo di terra a cui non manca niente e che potrebbe, credendo maggiormente in sé stessa, fare del turismo un vero volano di ricchezza.
Da osservatore esterno, un occhio l’ho puntato sulle centinaia di persone che sono accorse per assistere alla diretta TV. Uno strano meccanismo, quello innescato da questa scatola magica, che affascina molto chi la guarda, e che spinge alcuni, anche solo per un istante, a desiderare di esserci all’interno, di avere un minuto di celebrità! Potenza del mezzo televisivo!
Sembrava quasi di rivedere alcune scene del celebre film premio Oscar di Giuseppe Tornatore “Nuovo cinema Paradiso”, ambientato in un paesino delle campagne siciliane in cui le uniche distrazioni per i suoi abitanti erano le proiezioni nella piccola sala cinematografica parrocchiale; fino a quando il “cinema” non è arrivato in quel paesino, con le sue cineprese e suoi ciak. Tutti pazzi per la videocamera!
Protagonisti o semplici comparse, inquadrati (quasi) per caso o in prima fila per tutta la durata della diretta. Gente entusiasta che sorrideva parlando con amici e parenti dell’esperienza televisiva. “Ti ho visto ieri in TV”. Era la frase che ricorreva più di frequente tra i passanti.
“E allora se ieri c’eri tu, eccomi oggi anch’io”! Un’atmosfera magica, una sorta di risveglio da un letargo che ha fatto germogliare, improvvisamente, l’orgoglio di essere di Custonaci, di far parte di una comunità, di un territorio… che va in TV! Persone di ogni età, giovani meno giovani, genitori e figli, nonni e nipoti, che non hanno voluto perdere l’occasione. “L’altra volta, per la comparsa del film, ero ricoverato in ospedale ma stavolta sono qua”! Succede di sentire anche questo da un anziano di 80 anni suonati, con la faccia segnata dal lavoro duro di una vita sotto il sole, e che con orgoglio racconta ad un vicino che la figlia, invece, sta facendo la comparsa nell’ultimo film che stanno girando nella Riserva di Monte Cofano.
Andare in TV senza avere una professionalità, una dote artistica, o un bel corpo da esibire. Ormai è il leitmotiv sul quale si costruiscono i programmi televisivi, alcuni dei quali anche di successo, e che spinge le persone a proporsi. Argomento sul quale tanti sociologi ed esperti dei mass media hanno scritto libri. Sta di fatto che questa non vuole essere una critica ma una riflessione sulla potenza della televisione, sulla capacità di coinvolgimento delle masse.
Un’esperienza che in tanti ricorderanno e racconteranno nella loro vita con l’orgoglio di chi è stato in TV, pur vivendo in un paesino della Sicilia di circa 6 mila abitanti. E di questa occasione per Custonaci racconteranno, magari a loro modo, anche gli oppositori del sindaco che non sono venuti in piazza ma che probabilmente hanno avuto la curiosità di seguire il programma da casa; per vedere chi c’era e che cosa ha detto. Male o bene, l’importanza è che se ne parli! E Custonaci è riuscita a far vivere ai suoi cittadini, per settimane, un sogno!
Ninni Cannizzo