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Mazara senza PRG da anni. Il rischio della “longa mano” degli speculatori

Prima della fine del 2016 il Comune di Mazara del Vallo si doterà del Piano Regolatore Generale? Molti cittadini non sanno che Città risulta bloccata e senza sviluppo anche e soprattutto per la mancanza del Prg? Per non parlare delle speculazioni edilizie, nel centro della Città ed in periferia. 
Ci sono imprenditori e privati che non si possono muovere per eseguire lavori. In mancanza dell›adozione dello strumento, in questi anni si susseguite varianti urbanistiche avanzate da privati, le quali una volta approvate dovranno essere inserite nello stesso Prg. Forse non tutti sanno che il vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Mazara del Vallo è stato approvato il 14 febbraio 2003 e, pertanto, i vincoli urbanistici preordinati all’esproprio sono decaduti il 13 giugno 2008. E’ accettabile eticamente e corretto politicamente, procedere a colpi di varianti che di fatto annullano ogni previsione urbanistica del PRG (a fine del 2015 erano oltre 50 le richieste di varianti giacenti in Comune). In questi ultimi anni il «gruppo Piano» (composto dai tecnici comunali: Vito Giacalone, Antonia Russo, Tatiana Perzia, Vincenzo di Fede, Giovanni Di Matteo, Michele Bonafede, Marcello Valenti, Salvatore Giammarinaro, Francesco Ingrande ed Aurelia Giacalone) ha aggiornato i dati demografici, raccogliendo i circa trecento ricorsi presentati dai cittadini a seguito della scadenza dei vincoli determinati per legge. Nell’agosto del 2014 l›Amministrazione comunale ha affidato, attraverso pubblico incanto, l›incarico per l›aggiornamento dello studio geologico a supporto della revisione del Piano Regolatore Generale, comprensivo delle relative indagini geognostiche. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al bando, da presentare presso gli uffici del III Settore-Servizi alla Città e al Territorio, era scaduto il 1 ottobre del 2013. Considerato che dalla scadenza del bando all›affidamento dello stesso incarico sono passati quasi un anno è facile prevedere che per la commissione di gara presieduta dall›ex dirigente ai Lavori Pubblici, Alberto Ditta, non deve essere stato facile scegliere fra i professionisti in gara. Ed anche in sede di gara non sono mancate le polemiche. Il pubblico incanto è stato infine aggiudicato al raggruppamento temporaneo di professionisti composto dai geologi Massimo Riva, Luigi Butticè e Antonio Pizzonia, dall›ingegnere Valentina Lentini e dal geologo Dario Costanzo. Il raggruppamento, che ha sede a Lecco, ha ottenuto il miglior punteggio complessivo pari a 96/100 e che ha offerto il ribasso del 30 per cento sull›importo a base d›asta di 80.300 euro. Il gruppo di professionisti che ha sede legale a Lecco si, ma certamente anche rappresentanti locali e conoscitori del contesto mazarese, ha avuto la meglio sugli altri 24 partecipanti (molti anche della Provincia di Trapani) che avrebbero tutti presentato il massimo ribasso consentito sull›importo a base d›asta e cioè il 30%.
A convincere la Commissione sarebbe stata la metodologia di lavoro presentata dalla ditta vincitrice anche per il progetto di «microzonazione sismica del territorio mazarese» che implica un›approfondita conoscenza del contesto dove applicato lo studio.
Non abbiamo notizie circa il lavoro dei professionisti al fine di corredare il Prg comunale di quanto richiesto dall›Assessorato regionale Territorio ed Ambiente il quale, il 25 ottobre 2013, commissionò il Comune a causa di inadempienze nella redazione del Piano Regolatore Generale della Città. Ad essere nominato commissario ad acta fu l›arch. Donatello Messina, e ciò a seguito di una mancata risposta da parte del Comune nel dare corso alle direttive generali sul Prg che il 12 maggio 2011 erano state approvate dal consiglio comunale con nove emendamenti.
Il primo emendamento prevede la creazione di due ponti carrabili a due corsie, uno per il collegamento di lungomare Mazzini con lungomare Fatamorgana (di questo ne abbiamo già parlato), l›altro per collegare il vecchio mercato l›ortofrutticolo e l›area prospiciente; questo emendamento fu oggetto di una «trattativa» fra l›opposizione e la coalizione cristaldiana che ha portato allo stralcio del ponte lasciando così invariato il progetto dell›amministrazione del ripristino dell›antica chiatta collegante i due lungomari. Il secondo emendamento prevede invece lo spostamento del progetto del porto turistico dal porto canale (così come previsto dall›Amministrazione Cristaldi) nell›area antistante al lungomare Mazzini- Hopps e S.Vito. Dopo la votazione dell›emendamento Vito Barracco accusò l›opposizione «di aver ostacolato per fini politici il progetto amministrativo di creare la cosiddetta spiaggia in città»; ad oggi però in quel tratto di mare vige, lo stabilisce un decreto regionale, un rigoroso divieto di balneazione, al massimo si può prendere il sole. Il terzo emendamento riguarda la possibilità di sottopassi ferroviari lungo il tratto che va dalla via Marsala alla via del Mare.
Il quarto emendamento prevede aree industriali ed artigianali nel confine nord occidentale (Marsala e Salemi) in luogo di quello orientale (Campobello di Mazara). Gli ultimi cinque emendamenti pur espressione bipartisan furono votati dall›opposizione con l›astensione dei gruppi filo-Cristaldi. Il quinto emendamento prevede la limitazione del centro storico (Zona A) al quadrilatero Via Adria, Corso V. Veneto, Corso Umberto I e lungomare Mazzini, e indicare con B1 area circostanti. Il sesto emendamento prevede che nel Prg l›altezza degli edifici venga aumentata fino al limite di 16 mt nelle zone B1, 13 mt nelle zone B2, 10 mt nelle zone B3, 16 mt nelle zone C1 e C2, 13 mt in C3 e 10 mt in C4, C5 e C6.
Il settimo prevede di non procedere alla rielaborazione dei piani particolareggiati nelle zone dove scaduti i vincoli. L’ottavo prevede che «per non danneggiare ulteriormente l›aspetto urbanistico della città venga eliminato l›art.18 delle norme di attuazione e l›art.37 del regolamento edilizio riferito ai piani sottotetto e venga effettuato un controllo dell›aspetto cromatico degli edifici anche fuori dal centro storico. L›ultimo emendamento prevede che nei casi di demolizione, ricostruzione ed ampliamenti di edifici in zona B1 venga prevista, secondo legge, la densità di 6 mc/mq avendo il comune una popolazione superiore ai 50.000 abitanti. Ricordiamo che il 19 dicembre 2011 il Consiglio comunale istituì una Commissione Speciale d›Inchiesta sul Prg. La Commissione, presieduta dal consigliere Roberto Frazzetta, chiese più volte all›Amministrazione su come il «gruppo Piano», stesse procedendo nella redazione del Prg seguendo le indicazioni ricevute dal Consiglio comunale. La Commissione ribadì «la necessità che il Prg, strumento importante per lo sviluppo economico della città, fosse condiviso con la cittadinanza, a partire dalle categorie produttive, per assolutamente evitare che cadesse in mano alla politica o, peggio ancora, che esso potesse privilegiare gli interessi particolari ed individuali di alcuni gruppi o soggetti, vedi il rischio di speculazioni edilizie». Purtroppo nel 2014, prima dello scioglimento del Consiglio comunale per nuove elezioni, la stessa Commissione rimase alquanto silente. Evidentemente nei mesi successivi gli interessi dei consiglieri si rivolsero alla politica in prospettiva delle elezioni con lo stesso Frazzetta che da candidato sindaco al ballottaggio si schierò con il sindaco Cristaldi. Una volta consegnato lo studio geologico, il «gruppo Piano», insieme al Commissario Messina, doveva provvedere alla preparazione della delibera relativa all›importante strumento di sviluppo urbanistico che poi dovrà essere approvata dal Consiglio comunale per poi ritornare alla Regione per l›approvazione del decreto. Adesso però l›Amministrazione Cristaldi bis, al suo secondo anno, gode della piena maggioranza in Consiglio rispetto a quando approvate le direttive al Prg molte delle quali non godono di certo del favore della stessa Amministrazione: cosa succederà rappresenta un rebus. La politica ed i suoi interessi prevarranno sugli interessi della Città? Si spera comunque che entro la fine del 2016 che la Città abbia finalmente dopo decenni di attesa il Piano Regolatore, strumento importante sia per lo sviluppo della Città e sia per evitare speculazioni edilizie (risulta sempre attuale la splendida, e premiata, pellicola del 1963 «Le mani sulla città» del regista Francesco Rosi). Magari anche il Piano Particolareggiato del centro storico? Ed il Piano Regolatore del porto?
Preoccupa il silenzio delle organizzazioni sindacali, dei consiglieri comunali e degli assessori. Con questo ritmo, quale delle future generazioni potrà vedere un nuovo PRG per lo sviluppo

Francesco Mezzapelle

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