Nella giornata di ieri la Corte d’appello di Palermo, (Sezione prima Presidente Garofalo) ha confermato la sentenza di assoluzione piena di primo grado (resa con rito abbreviato dal GUP di Trapani Dott. Cavasino),nei confronti del Sindaco di Trapani Vito Damiano in relazione alla vicenda relativa all’accusa di uso improprio di auto di servizio. Il primo cittadino aveva ricevuto, nel novembre del 2013, un avviso di garanzia per aver utilizzato l’auto blu per raggiungere lo stadio provinciale. Damiano si era sempre professato innocente. Il Sindaco, difeso dagli avvocati Bosco Biagio e Pellicciotta Massimo, dopo la sentenza di ieri ha dichiarato: “Non posso che essere soddisfatto per le decisioni dei due gradi di giudizio che hanno confermato il rapporto che sin dall’inizio ho avuto con la mia coscienza e con la mia morale. Parimenti rimango amareggiato per quanti hanno nutrito o alimentato dubbi sulla mia correttezza”. In queste Damiano è sotto i riflettori per un’altra questione, quella relativa al servizio di raccolta rifiuti e all’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio per fatti che risalgono all’anno scorso. Su tale argomento il primo cittadino che si difende affermando di aver protetto “gli interessi della collettività trapanese, della Società Trapani Servizi e dello stesso Comune”, puntualizza che “non è stato disposto dal Giudice alcun rinvio a giudizio ma è stata avanzata dal Pm una richiesta di rinvio a giudizio” che il suo difensore non ha condiviso producendo ulteriore documentazione a sostegno dice Damiano “dell’insussistenza dell’ipotesi accusatoria” sulla quale il giudice si pronuncerà domani.