Almaviva trasferisce a Rende in Calabria, 396 dipendenti impiegati fino a qualche tempo fa nel call center ENEL. L’operazione riferiscono fonti aziendali, si rende necessaria perché a Dicembre scorso ha perso la gara indetta dalla società di distribuzione di energia elettrica e quindi i dipendenti non troverebbero giusta collocazione nel centro di Palermo.
Questi trasferimenti secondo i sindacati non sarebbero altro che licenziamenti camuffati perché appare impossibile per un dipendente che in media hanno 40 anni con famiglia a carico e che guadagna 600 euro al mese, potersi trasferire in Calabria con tutti i costi che questo comporterebbe.
Eppure, secondo i lavoratori che da ieri pomeriggio si sono riuniti in assemblea, e dei sindacati, il lavoro a Palermo non mancherebbe perché l’azienda, per le commesse TIM e ALITALIA fa ricorso a lavoratori interinali e ricorso agli straordinari.
Una questione ingarbugliata che come al solito rischia di sfociare in una guerra fra poveri anche perchè, come ricordano i sindacati, da un paio di mesi l’azienda ha trasferito la maggior parte dei 1000 e oltre dipendenti dalla sede di Via Marcellini a Via Cordova lasciando praticamente nella prima sede , che quindi è pensabile venga dismessa, solo i 396 lavoratori impiegati per il call center ENEL.
Ms