In occasione dello scorso 12° anniversario della morte di Attilio Manca, il senatore Vincenzo Santangelo del Movimento Cinque Stelle aveva presentato la sua terza interrogazione sul caso Manca. Adesso è arrivata la risposta parziale e non esaustiva alla seconda interrogazione presentata due anni fa, che definisce: vergognosa !!! Nell’interrogazione aveva chiesto ai Ministri tra i quali Orlando: “se era a conoscenza dei fatti relativi alle discrepanze del verbale redatto dalla squadra mobile di Viterbo, guidata all’epoca da Salvatore Gava, dove si asserisce che Attilio Manca era di turno in ospedale nei giorni in cuiil boss si trovava in Francia per sottoporsi all’operazione chirurgica, mentre dai registri delle presenze dell’Ospedale “Belcolle” di Viterbo è stata verificata dal giornalista Paolo Fattori del programma “Chi l’ha visto?” l’assenza dal nosocomio; se non ritengano opportuno, alla luce di quanto esposto, attivare le procedure ispettive e conoscitive previste dall’ordinamento, anche al fine di prendere in considerazione ogni eventuale sottovalutazione di significativi profili di accertamento, tenuto conto delle novità emerse esposte in premessa, e in relazione a presunte omissioni e possibili tardive indagini della Procura di Viterbo, che potrebbero aver nascosto diversi elementi utili per accertare la verità sulla morte di Attilio Manca.”
Santangelo aggiunge che “nulla è stato relazionato sui fatti relativi alle discrepanze del verbale redatto da Gava, mentre dalla risposta emerge che “nel caso in esame non appaiano configurabili, in concreto, a carico dei magistrati della Procura della Repubblica di Viterbo, condotte di negligenza e trascuratezza nella conduzione delle indagini, [..]”. Per il senatore del Movimento Cinque Stelle, sicuramente, restano ragionevoli dubbi a partire dall’operato dei periti, restano le narrazioni di alcuni pentiti e quindi non si comprende dove possano stare le eventuali “premesse fattuali incentrate sulla illazione sulla congettura”. Fermo restando il rispetto per il ruolo e l’operato dei Magistrati che hanno seguito la vicenda di Attilio Manca, oggi, la famiglia dei signori Manca con a capo la mamma Angela, merita sicuramente la “verità” che molti probabilmente conoscono !! Non credo che una madre possa insistere nel cercare la verità sulla base di fatti non veri !! Che senso avrebbe continuare ad insistere nel chiedere al dott. Roberti della Procura Nazionale Antimafia, di esercitare i propri poteri di coordinamento e di indagine tra le Procure Distrettuali Antimafia di Roma, Palermo e Messina, affinché si assicuri un efficace coordinamento e scambio di informazioni fra i predetti Uffici inquirenti. Il senatore Santangelo del Movimento Cinque Stelle, si aspettava una risposta organica e risolutiva, che definisse la vicenda del giovane urologo di Barcellona Pozzo di Gotto, rinvenuto cadavere nella sua abitazione di Viterbo il 12 febbraio 2004, specie se poi come dichiarato dalla stessa Presidente On. Bindi della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie, “La morte di Attilio Manca a tutto può essere attribuibile, tranne che a una morte per overdose di eroina”. Santangelo ha così concluso : “Non indietreggio e dopo la vergognosa risposta ricevuta a distanza di due anni, continuerò a sollecitare le risposte non avute. Mio Fratello Attilio Manca non è un suicida !”.
Comunicato del Senatore Maurizio Santangelo