Come spesso accade sulla questione riguardante il riordino della Rete ospedaliera in Sicilia con le conseguenti refluenze anche nella provincia di Agrigento, il Presidente della Regione, Rosario Crocetta mistifica la realtà.Per chiarezza, diciamo subito che, così come previsto nel DM 70/2015 (il così detto decreto Balduzzi) è compito istituzionale delle Regioni ottemperare ad una serie di compiti:
1) individuare le strutture deputate all’attività di emergenza/urgenza su tre livelli (PS, DEA1 DEA2 secondo livello)
2) collegare ai tre livelli sopra definiti le corrispondenti discipline (medicina, ortopedia etc);
3) definire i dimensionamenti delle discipline per singolo ospedale e di conseguenza la dotazione complessiva.
Nel definire i punti sopra riportati, la Regione rispetta i parametri previsti dal DM 70/2015) approvati all’unanimità con intesa Stato/Regioni e quindi anche con voto favorevole della Sicilia. Di conseguenza è la Regione che ha l’onore e l’onere di individuare i presidi ospedalieri e le relative caratteristiche, mentre il Ministero della Salute ha il compito di verificare che le scelte effettuate rispettino i criteri del citato DM. Il Piano della nuova rete ospedaliera siciliana è stato predisposto dall’assessore Gucciardi, inoltrato al Ministero della Salute nel luglio del 2016 e valutato in una riunione congiunta il 3 agosto 2016 Risulta evidente che con le sue dichiarazioni il presidente Crocetta (del PD) disconosce quanto predisposto da un assessore del SUO governo, mentre il presidente della commissione all’Ars, On. Di Giacomo (anche lui del PD) con le sue dichiarazioni contribuisce ad alimentare questo clima di confusione e mistificazione. Delle due l’una! O l’assessore Gucciardi ha predisposto un Piano in un settore così importante in perfetta solitudine e nella totale inconsapevolezza del presidente Crocetta, oppure si assiste al solito, comico scambio delle parti e delle accuse che, vista la rilevanza dell’argomento, assume sempre più un aspetto tragico. I parlamentari del NCD/AP a tal riguardo hanno incontrato il Ministro della Salute e successivamente i dirigenti tecnici del Ministero e dopo un proficuo scambio di opinioni si è arrivati all’idea che si debba, come minimo, procedere a notevoli aggiustamenti. Ma considerate le circostanze, credo che la migliore cosa da fare sia quella di ritirare il Piano della nuova rete sanitaria e ripartire da zero in assoluta trasparenza assumendosi ognuno le proprie responsabilità, l’onore di scelte dolorose e magari impopolari, ma tenendo soprattutto conto delle reali esigenze dei cittadini siciliani e della doverosa tutela del diritto alla salute.
Comunicato del Sen. Giuseppe Marinello