La notte del 24 agosto scorso la terra ha tremato forte nel centro Italia. Ha tremato così forte che alcuni paesi del reatino come Accumoli e Amatrice si sono sbriciolati sotto gli occhi ancora assonnati dei loro abitanti, dei visitatori.Ha tremato così forte che 294 persone sono morte probabilmente senza avere neanche il tempo di rendersi conto che tutto attorno a loro stava crollando. Le immagini degli edifici sgretolati, dei volontari, dei pompieri, degli abitanti intenti a scavare a mani nude tra le macerie, dell’incredulità dei sopravvissuti, del dolore dei parenti delle vittime che tramite giornali, tv, cellulari e computer hanno raggiunto le case di ogni continente, hanno commosso tutti. Numerosi in tutto il mondo i messaggi e soprattutto le iniziative di solidarietà. Anche la Sicilia ha risposto con l’invio di indumenti, viveri, beni di prima necessità, volontari e denaro, per dimostrare la vicinanza a questo popolo ferito che dovrà trovare in un modo o nell’altro la forza di rialzarsi e ricominciare.
Martedì sera, a Trapani, una bella iniziativa frutto del lavoro di un gruppo di ristoratori, alcuni cittadini, qualche imprenditore e qualche associazione civica ha consentito di raccogliere circa 10 mila euro da inviare alle popolazioni colpite dal terremoto. Un piatto di amatriciana in cambio di un’offerta per le vittime del sisma e nell’ex piazza Mercato del pesce ha preso il via una vera e propria gara di solidarietà. I trapanesi e i turisti hanno raccolto l’invito e il risultato è stato più che positivo. Un piccolo contributo se paragonato alle centinaia di migliaia di euro necessari per la ricostruzione, ma ogni lungo percorso è fatto di piccoli passi.