Far parte di quella ristretta cerchia di imprenditori e professionisti graditi all’ex direttore generale della Gesap Carmelo Scelta, significava avere soldi e appalti assicurati costruendo montagne di carte necessarie ad assicurare parcelle per servizi inutili. Per l’aggiornamento e la manutenzione della Minimetro, ad esempio, nel 2012, sono stati spesi 98 mila euro. E di piccoli appalti , proprio per evitare l’attenzione degli inquirenti era fatto il castello di “carte” che servivano a Scelta per far guadagnare soldi agli amici e garantirsi il sostegno, distraendo le indagini. In sei anni, dal 2009 al 2015, per l’adeguamento ai nuovi standard di sicurezza, a Punta Raisi sono stati spesi 11 milioni di euro in una progettazione rivelatasi poi inutile. Inutili sarebbero state anche le consulenze esterne pretese invece da Carmelo Scelta. Gesap infatti aveva all’interno già manager e professionisti capaci di formulare qualsiasi tipo di progetto utile al miglioramento della società aeroportuale ma gli “esterni” erano necessari a garantire parcelle gonfiate, un sistema di scatole vuote insomma per un sistema lucroso e ben oleato. Nel mirino degli investigatori è finito anche anche Filippo Capuano, ex pilota dell’Alitalia e amministratore della Cometa srl che ha ottenuto finanziamenti per 245 mila euro per indagare su un incidente accaduto all’aeroporto palermitano, quando cioè, un velivolo finì fuori pista. Capuano avrebbe effettuato una consulenza inutile in quanto “duplicata”, ovvero doppia a quella fatta regolarmente dalla società.
Tiziana Sferruggia